La Pietra di Magdala di chiara Simbologia Gnostica

 

La “Pietra di Magdala" è una pietra cubica, scolpita con vari simboli gnostico-ermetici, scoperta da archeologi in una sinagoga a Magdala (Migdal) in Galilea in Israele, datata prima della distruzione del secondo tempio a Gerusalemme nell'anno 70. Magdala dista 8 km da Cafarnao, dove Gesù insegnò intensamente. Ed è da Magdala che deriva il nome di Maria di Magdala, conosciuta come Maria Maddalena.

Anche se sembra una semplice pietra, il suo valore è immenso, perché viene a istruirci sul cammino dell'amore e a riconfermare gli insegnamenti della Tradizione Gnostica Universale, che passa di generazione in generazione, attraversando i secoli, mostrando così la sua importanza e la sua eternità. E arrivando così fino ai nostri giorni con la Gnosi Contemporanea che ripropone la nostra Nuova Accademia Gnostica S.A.W.


Questa opera d'arte ci ricorda un altare gnostico, tutti gli altari, nell’ebraismo e in tutte le tradizioni spirituali di Oriente e Occidente, derivano dagli altari di sacrificio. Questo significato e uso è stato poi deviato con l’involvere di tutte le religioni del passato. Ciò che va sacrificato (trasformato) siamo noi stessi, per far sì che emerga la verità che dorme in noi, l’Essere!

E tutto questo viene rappresentato sul magnifico altare di Magdala. Vediamo.

In tale pietra, sul fronte dell’altare è scolpito un candelabro a sette braccia, in mezzo a due anfore, viva allusione al lavoro con le acque sessuali, che si fa in due, in coppia, marito e moglie, come mezzo in terra per risvegliare ognuno i 7 Fuochi Sacri o Kundalini, alzarli nei 7 Corpi Interni. Sarà ora il Fuoco Sacro Kundalini alzato in ogni corpo ad attivare i 7 Chakra o sensi interni in ogni corpo, ripristinando l’anima allo stato precedente la caduta nell’incoscienza. Tutto ciò è possibile grazie a una sessualità sacra (non il tantra ormai deviato) all’interno di un matrimonio perfetto; allora si aprono, come descrive Giovanni dell’Apocalisse, le 7 chiese delle 7 dimensioni superiori. Ricordando che affinché questa attivazione sia positiva, la pratica concreta quotidiana necessita dei Tre Fattori della rivoluzione della coscienza che tramanda la Divina Gnosi.

Questa è la via dell'amore cosciente, puro, originale, così stretto, però perfetto, il cui fondamento è nella riunificazione delle anime gemelle, cioè le due parti di uno stesso Essere, diviso in maschile e femminile con la caduta a causa dell’uso sensuale della sessualità. Il cammino di ritorno si trova nell'unione divina tra un uomo e una donna, secondo la volontà del Padre-Madre (personali, interni, dentro di noi, da conoscere e con cui lavorare) affinché si provi la pura estasi e l'essenza del vero amore, che ci integra con l'amore assoluto.

Poi nella parte di sopra, su questo bell’altare si vede scolpita la "Rosa a 6 petali", simbolo del cammino dell'amore insegnato da Gesù e Maddalena. Da ogni lato di questa rosa, conosciuta anche come il "Fiore della vita", vediamo 2 cuori, che mostrano che c’è bisogno della ri-Unione di due cuori innamorati per far fiorire la rosa dell'amore. Il fatto che tutto ciò appaia in un reperto del paesino di Magdala rende tutto molto speciale e commovente perché lì brillò il matrimonio più perfetto fra due grandi Maestri: Gesù e Maria Maddalena

Approfondendo ancora, possiamo vedere in questa rosa la necessità di fondere l'umano con il divino, come ci insegna la stella a 6 punte o di Salomone:

- Triade inferiore: l’Anima in noi (Atman, Buddhi e Manas) alla quale ci si avvicina attraverso il lavoro gnostico, dopo aver alzato i 7 Kundalini (candelabro a 7 braccia), una successiva e importante tappa del cammino. Che porta all’incarnazione del Cristo Intimo, dell’Horus Intimo, dell’Eroe Intimo, parte fondamentale del proprio Essere, rappresentato con il fiore a 6 punte o stella di Natale.

- Triade superiore: lo Spirito in noi (Brahama, Vishnu e Shiva, cioè Padre, Figlio e Spirito Santo) conquistata attraverso il lavoro faticoso che prosegue con l’aiuto del Cristo Intimo e della Divina Madre in noi, l’Iside dei misteri egizi.

Una volta fusa l’anima con lo spirito, una volta riunite, ricongiunte finalmente in noi le diverse parti dell’Essere dopo la caduta e lo scollegamento fra tutte loro, possiamo allora gioire del trionfo ottenuto, rappresentato dalle due palme ad ambo i lati, simbolo di Vittoria!                          

Nuova Accademia Gnostica S.A.W. di Pisa

Pisa, agosto 2022




Share:

0 commenti