«La mente ad Ermete Trismegisto» dal «Corpus Hermeticum»
«La mente ad Ermete Trismegisto» dal «Corpus Hermeticum»
(N.d.T.) Per mente si deve comprendere nel linguaggio gnostico ermetico: la mente universale, 6ª dimensione della natura, mondo degli archetipi cosmici. Mente come mezzo di rivelazione sotto l’azione della coscienza, niente che vedere con il ragionamento, l’intelletto, uso più superficiale della mente materialista.
La mente insegna ad Ermete Trismegisto che il mondo è stato prodotto dall’Eternità o Potestà di Dio senza inizio e quindi senza fine e che nulla impedirà il suo eterno divenire. L’universo è intriso della presenza di Dio, che vivifica con la sua essenza il Tutto. Quindi la Mente invita Ermete a contemplare questo Tutto attraverso la propria mente; osservare attentamente la gerarchia dei cieli, la loro luce; spostare lo sguardo sulla Terra, che è nutrice per tutte le creature, che ivi abitano.
Dio è Uno ed, a sua somiglianza, ha creato un Sole, una Luna, così come la vita, che è Una. La morte non disgrega gli elementi, ma li separa, dissolvendone il corpo, quindi, recuperati gli elementi li trasforma.
Tutto è in Dio, e il Tutto può dispiegarsi in Dio, conoscendone anche gli attributi più sottili, anche il suo pensiero, contenitore del Tutto. L’uomo deve elevarsi a Dio, al fine di comprenderlo e solo in questo modo Dio si rivelerà all’uomo, il quale dovrà annullare le catene del suo corpo, per sollevarsi oltre il tempo.
L’uomo è immortale, a lui tutto è possibile, salire oltre e scendere oltre, essere nato, ed essere mai nato, di non mostrare età e di vivere sconfiggendo la morte. Solo allora, l’uomo comprenderà Dio, il quale si manifesta attraverso le sue creature.
Il mondo dimostra la sua bontà, perché creatura di Dio, e la gnosi induce l’uomo a riflettere, per conoscere per esperienza diretta il creatore.
La Nuova Accademia Gnostica S.A.W. di Pisa
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